Adriano Olivetti

Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande” Adriano Olivetti

Adriano Olivetti (1901–1960) è una figura emblematica dell’imprenditoria italiana, noto non solo per il suo ruolo nel trasformare la Olivetti in una delle aziende tecnologicamente più avanzate del XX secolo, ma anche per la sua visione umanistica e sociale del lavoro. La sua eredità risuona fortemente nei principi della leadership adattiva, anticipando temi fondamentali come l’importanza di un approccio inclusivo, la capacità di rispondere al cambiamento e il valore della comunità.

Chi era Adriano Olivetti?

Adriano Olivetti, figlio di Camillo Olivetti, fondatore della storica azienda di macchine da scrivere, era un visionario. Laureato in ingegneria chimica, portò nella sua gestione aziendale una prospettiva unica, che coniugava innovazione tecnologica, cultura e responsabilità sociale. Sotto la sua guida, la Olivetti non solo si affermò come leader mondiale nella produzione di macchine da scrivere, calcolatrici e, successivamente, computer, ma divenne un modello di integrazione tra sviluppo industriale e benessere dei lavoratori.

La fabbrica non può guardare solo all'indice dei profitti. Deve distribuire ricchezza, cultura, servizi, democrazia. Io penso la fabbrica per l'uomo, non l'uomo per la fabbrica, giusto? Occorre superare le divisioni fra capitale e lavoro, industria e agricoltura, produzione e cultura. A volte, quando lavoro fino a tardi vedo le luci degli operai che fanno il doppio turno, degli impiegati, degli ingegneri, e mi viene voglia di andare a porgere un saluto pieno di riconoscenza” Adriano Olivetti

Adriano Olivetti e La Leadership Adattiva

La leadership adattiva, un concetto sviluppato in tempi più recenti, si concentra sulla capacità di affrontare sfide complesse, promuovere il cambiamento e favorire l’apprendimento collettivo. Adriano Olivetti incarnava molti di questi principi, anticipandoli con straordinaria intuizione

Centralità delle Persone

“Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, non giovi a un nobile scopo.” Adriano Olivetti 

Olivetti credeva fermamente che il benessere dei lavoratori fosse essenziale per il successo dell’azienda. Investì in infrastrutture sociali, culturali ed educative per migliorare la qualità della vita della sua comunità aziendale. Questa attenzione all’aspetto umano del lavoro è un elemento chiave della leadership adattiva, che pone le persone al centro del cambiamento.

Le Crisi come Opportunità

“C'è una crisi di civiltà, c'è una crisi sociale, c'è una crisi politica. L'ingranaggio della società che è stato rotto nell'agosto 1914 non ha mai più funzionato, e indietro non si torna. Come possiamo contribuire a costruire quel mondo migliore che anni terribili di desolazione, di tormenti, di disastri, di distruzione, di massacri, chiedono all'intelletto e al cuore di tutti?” Adriano Olivetti

Olivetti vedeva la crisi non come una fine, ma come un punto di partenza per il cambiamento. Olivetti riconosce che le crisi – sociali, politiche e civili – sono inevitabili e portano a perdite, ma sottolinea che il vero potenziale risiede nella scelta di affrontarle con coraggio e creatività. Egli ci invita a non fuggire dai problemi, ma a considerarli un’opportunità per costruire un mondo migliore.

Mobilitazione della Comunità

“Conoscevo la monotonia terribile e il peso dei gesti ripetuti all'infinito davanti a un trapano o a una pressa, e sapevo che era necessario togliere l'uomo da questa degradante schiavitù. Bisognava dare consapevolezza di fini al lavoro.” Adriano Olivetti

Adriano Olivetti incarna il principio della leadership adattiva di mobilitare le persone per affrontare sfide sistemiche. Coinvolgeva i lavoratori, dando loro uno scopo e un ruolo attivo. Creando spazi di apprendimento e innovazione, rendendo il cambiamento inclusivo e partecipativo per l’intera comunità.

La Cultura come Responsabilità Sociale

“Abbiamo portato in tutti i paesi della comunità le nostre armi segrete: i libri, i corsi culturali, l'assistenza tecnica nel campo della agricoltura. In fabbrica si tengono continuamente concerti, mostre, dibattiti. La biblioteca ha decine di migliaia di volumi e riviste di tutto il mondo. Alla Olivetti lavorano intellettuali, scrittori, artisti, alcuni con ruoli di vertice. La cultura qui ha molto valore.” Adriano Olivetti 

Adriano Olivetti sapeva che la cultura è una leva fondamentale per affrontare le sfide e promuovere il cambiamento. Anche in questo ha anticipato la leadership adattiva, che valorizza il potenziale umano e collettivo, riconoscendo che il sapere e la creatività sono essenziali per affrontare le complessità del cambiamento e costruire una società più resiliente e inclusiva.

Se Adriano Olivetti ti ha ispirato e vuoi aiutare la tua azienda, associazione o ente a gestire meglio le sfide e i cambiamenti considera un percorso insieme all’Olivetti Leadership Institute

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